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Medico colpito da infarto, la moglie: “Grazie al tempestivo intervento del 118”

“Voglio esprimere la mia gratitudine alla dottoressa e al personale tutto del 118 in servizio la mattina, alle ore 3.50, del giorno 6 giugno 2020 che sono intervenuti tempestivamente a Terni presso la nostra abitazione”. Queste le parole della dottoressa Maria Grazia Proietti che ha raccontato attimi di paura quando il marito, il dottor Claudio Gradoli è stato colpito da infarto, nel primo giorno di risposo, dopo aver curato incessantemente per tre mesi, al Santa Maria di Terni, i pazienti malati di Covid-19.
Rivolgo il mio più sentito ringraziamento per avere con competenza e garbo – in casa è presente un ragazzo autistico – diagnosticato immediatamente un infarto in corso ed eseguito subito tutte le procedure di soccorso ed assistenza previste.

Ciò ha permesso al paziente di telefonarmi alle ore 5.50, trascorse solo due ore dall’evento, dopo aver eseguito, ovviamente, coronarografia e angioplastica e risolto il problema.

Le fatidiche due ore che tutta la letteratura ci indica come buona pratica sono state pienamente rispettate.

Non conosco purtroppo i nomi di nessuna delle persone intervenute, né potrei riconoscerle, ma a loro va la mia gratitudine, quella di mio marito e dei nostri figli.

Vorrei che Voi poteste dare questa testimonianza di buona, anzi ottima sanità alla nostra città e regione certa che solo le buone pratiche potranno garantire una sanità forte, coraggiosa e pubblica.

Naturalmente il fatto che vi scriva la sottoscritta che ha lavorato per 40 anni, come ben sapete, presso l’Azienda Ospedaliera di Terni (la dr.ssa Proietti ha diretto le strutture di Geriatria e Lungodegenza ndr), che il malato fosse il dr. Claudio Gradoli, responsabile della Pneumologia del “Santa Maria”, che purtroppo ha pagato il periodo terribile e straordinario quasi con la stessa vita, non fa che sottolineare la bontà di quanto fatto”.

Foto: TerniLife ©
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