buffetti
buffetti
cottorella
Italia Life
tecno adsl

Paese che vai: ecco Monteleone d’Orvieto, “una terrazza sul mondo”

Continua la rubrica settimanale di TerniLife. Si chiama “Paese che vai”. È a cura di Ilaria Alleva e punta a far conoscere, ai ternani e non, i nostri comuni. Bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. TerniLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected].

(di Ilaria Alleva) Nuova puntata: tocca a Monteleone di Orvieto.

DOVE SI TROVA – All’estremo nord della provincia di Terni, a 500 m s.l.m. si erge Monteleone d’Orvieto, un comune di 1 436 abitanti. Il comune fa parte della comunità dell’ONAT, del GAL, del VATO e dello STINA (ovvero di tutte quelle associazioni e comunità che riguardano le bellezze naturalistiche del territorio). L’Assessore allo Sviluppo Territoriale e al Turismo, Elisabetta Guidantoni, ce lo presenta così: “Monteleone d’Orvieto è una terrazza sul mondo grazie ai suoi belvedere che si aprono alla vallata della Valdichiana, offrendo una delle vedute più suggestive dell’Italia centrale. Un paese in cui il tempo sembra essersi fermato grazie ad un centro storico che mantiene ancora la sua veste medievale, ricco di monumenti, tra cui il Teatro dei Rustici uno dei più piccoli teatri al mondo e personaggi storici e artisti importanti come il Musicista Parelli. Monteleone d’Orvieto è un piccolo gioiello incastonato nel verde delle colline umbre, in cui la tradizione, il folklore sono ancora molto forti, grazie a feste decennali e sagre dei prodotti De.Co. a denominazione comunale, caratterizzati dai nostri prodotti tipici. Un luogo da visitare per la sua bellezza immutata, per le sue manifestazioni, per il suo territorio”.

QUANDO NASCE – Il ritrovamento di una tomba e una camera di origine etrusca fa presupporre che il primo insediamento risalisse al II-III sec. a.C. La datazione dell’origine del castrum ancora non è chiara, ma si immagina che sia compresa tra la seconda metà del IX sec. e il X sec. d.C. Certo è che nel 1278 il Comune aveva già determinato i propri castelli. Il primo statuto che regola la vita interna del Castello risale al XIV secolo, epoca in cui iniziarono a nascere anche diverse confraternite religiose molto importanti per la vita cittadina e che restano attive fino agli anni ’50 del secolo scorso. Il castello di Monteleone restò sotto il controllo orvietano fino al 1373, quando passò al Visconte di Turrena, nonostante fosse conteso anche dal Conti di Marsciano, già possessori del vicinissimo Castl Brandetto. Nel 1398 Bonifacio IX cede il castello al conte di Corbara, Francesco di Montemarte, finché i suoi discendenti rimasti senza prole dovettero cederlo a Bartolomeo della Rovere. Nel 1481 però il Comune di Orvieto rientrò in possesso del Castello di Monteleone, ma i parenti ancora in vita dei Montemarte ne rivendicarono la proprietà. Nonostante la già intrapresa via legale, i Montemarte-Bandini passarono ai fatti e scatenarono una guerra che è durata fino al 1497. Alla fine Monteleone rimase sotto il controllo di Orvieto. Nel 1643 la cittadina si ritrovò ancora coinvolta in una guerra, quella tra il Papa e i Farnese per il Ducato di Castro. Il borgo venne saccheggiato, assediato e occupato dai fiorentini, alleati dei Farnese. Nel 1738 i resti del Santo Martire Teodoro (capo protettore del paese) vennero traslati nella chiesa principale. In questo periodo nacquero anche le prime rappresentazioni teatrali che sono all’origine dell’odierno Teatro dei Rustici. Monteleone non ha fatto parte dello Stato pontificio solo durante l’occupazione francese e dall’Unità d’Italia in poi.

COSA VEDERE – Entrando dalla Porta Nord ci si trova subito in Piazza Garibaldi e, proseguendo poi per Corso Vittorio Emanuele II a sinistra si può trovare la Chiesa di S. Annunziata del 1779 al cui interno è conservata la statua della Madonna Assunta, risalente all’omonima Confraternita; nella casa attigua alla Chiesa, l’antico alloggio del cappellano, oggi si allestisce il Presepe Vivente. A destra, invece, c’è la casa natale di Attilio Parelli, una personalità particolarmente importante per i cittadini di Monteleone, direttore d’orchestra e compositore cui è dedicata una lapide celebrativa. Poco più avanti si può osservare la Chiesa parrocchiale, un tempo centro della vita del castello, al cui interno si può trovare una pala d’altare del Perugino rappresentante la Madonna col Bambino e gli Apostoli Pietro e Paolo ai lati, nonché le spoglie di San Teodoro Martire. In Piazza Cavour è possibile osservare l’antico pozzo, oggi ristrutturato, ma che conserva alcune parti autentiche. Poi ci si ritrova in Piazza Pietro Bilancini (di cui è apposta la lapide in memoria), la principale del paese. Nella parte alta della piazza c’è la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, oratorio della Confraternita della Morte. Anche dopo la cessazione delle pratiche della confraternita, i monteleonesi non hanno smesso di considerare questa Chiesa quella della Morte: infatti viene aperta per la commemorazione dei defunti e nella sacrestia si conservano oggetti e vesti per la processione del venerdì santo. A nord si trova la Torre dell’Orologio, il cui quadrante era costruito in modo che un’elaborata macchina a pendolo muovesse le lancette tramite un sistema di pesi di pietra. Sul fondo della piazza c’è invece la Biblioteca Comunale. Dall’antica Porta Sud si può ammirare il bellissimo panorama che si apre sulla Valdichiana Romana. In Piazza del Municipio si trova il Teatro Comunale dei Rustici, riconosciuto come una delle Meraviglie Italiane dal Forum Nazionale Giovani. Tra l’altro, questo è uno dei più piccoli teatri storici al mondo. Da qui si prosegue dritti fino alla Piazza del Torrione, nome tratto dal muraglione di fine Ottocento che la circonda. Qui si può ammirare invece la vallata del Chiani e molti dei borghi vicini a Monteleone. Per chi ama il naturalismo, Monteleone è inserito nel parco del Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Monte Peglia e Selva di Meana al cui interno si possono ammirare sia i borghi medievali che i vari paesaggi compresi (e le relative flora e fauna).

GLI APPUNTAMENTI PRINCIPALI – A metà giugno c’è la Sagra degli Gnocchi, evento mangereccio accompagnato da serate danzanti e musica dal vivo. Alla fine del mese c’è invece “La notte delli Luminari”, festeggiamenti in onore di San Pietro e Paolo, patroni del borgo, con il corteo storico e la visita guidata per il centro storico della cittadina. Alla fine di luglio c’è invece la Festa di San Lorenzo, una settimana di musica dal vivo accompagnata dalla pizza cotta al forno a legna. La seconda settimana di agosto si inizia con la Sagra degli Umbrichelli, pasta tipica locale, al cui interno si colloca l’evento principale monteleonese: la rievocazione medievale che si conclude il 16 agosto, con corteo e palio. Durante la settimana, i conti di Marsciano e quelli di Montemarte si sfidano, ricordando la divisione del castello del 1300 e 1400. La manifestazione conta più di 400 figuranti e si chiude con la Giostra del Giglio: quattro cavalieri dei due casati si sfidano in una breve corsa strappando due drappi posti a quasi 3 metri d’altezza, che poi dovranno essere gettati in due cestini appositi. Il cavaliere che per primo appone due volte il drappo nel cesto è il vincitore e può accedere alla finale, ovvero al paliotto, che si corre anche se entrambi i cavalieri vincenti appartengono allo stesso casato. L’estate si chiude con il cinema all’aperto. Invece a novembre c’è De.Co. ovvero l’assaggio dell’olio novello e il mercato dei prodotti alimentari. A dicembre viene allestito il Presepe Vivente, e la proloco organizza i festeggiamenti per la notte di San Silvestro. A febbraio c’è la tradizionale festa di Carnevale.

Foto: TerniLife ©

Print Friendly, PDF & Email