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Caos verde pubblico, chiusa La Passeggiata

Che sul verde la città di Terni non si sia mai distinta, non è una novità. Ma la caduta improvvisa di una parte di un albero al parco de La Passeggiata ha fatto parecchio rumore. Nella giornata di ieri è stato chiuso in emergenza il parco cittadino La Passeggiata a causa del rischio caduta di parte di un albero di cedro del Libano colpito da un fulmine che si trova vicino all’area giochi.

“Si tratta di albero monumentale dal quale si è staccato un grosso ramo centrale – afferma l’assessore con delega al verde pubblico e alla tutela del territorio Benedetta Salvati – e l’Amministrazione comunale si riserva di fare tutti gli approfondimenti necessari. Questa mattina abbiamo interessato anche il Ministero delle politiche agricole e forestali per un parere tecnico. Intanto abbiamo disposto la chiusura dell’area fino a venerdì 21 giugno. Il nostro obiettivo ora è di intervenire puntualmente per la messa in sicurezza degli alberi e procedere successivamente ad interventi più strutturali”.

“La situazione del verde pubblico – dichiara il consigliere comunale di Senso Civico Alessandro Gentiletti – dimostra che questa amministrazione, al di la delle legittime richieste dell’elettorato, altro non è che la prosecuzione di quella precedente. Il verde cittadino era un disastro prima e tale è rimasto ora. Gli avvenimenti di questi giorni ne sono l’ulteriore conferma: il crollo alla Passeggiata è grave, e solo per la prontezza dei cittadini, si sono evitati danni alle persone. Lo stato delle vie cittadine, con le ricrescite degli alberi che in alcuni casi rendono inutilizzabili i marciapiedi ed arrivano persino a lambire i primi piani dei palazzi, è vergognoso. Una città come Terni merita ben altra attenzione. Sconfortanti le parole di ieri dell’assessora all’Ambiente che in consiglio comunale ha ammesso che si proseguirà con i costosi affidamenti ad Afor e che la gara per la manutenzione del verde pubblico verrà fatta solo per l’anno prossimo. Lo stato di abbandono dei verde è palese per quanto riguarda i parchi pubblici la stragrande maggioranza è interdetta ai cittadini. Una situazione di disagio forte, nella stagione estiva, particolarmente calda a Terni, i parchi sono polmoni preziosissimi che devono essere a disposizione dei Ternani. Noi chiediamo all’assessora all’Ambiente di attivarsi quanto prima e di entrare finalmente in una modalità operativa, visto che in questi dodici mesi la città non si è accorta della sua presenza”.

Durante il question time di ieri mattina l’assessore all’Ambiente Benedetta Salvati ha risposto all’interrogazione, presentata dai consiglieri Francesco Filipponi e Valdimiro Orsini (Pd), Alessandro Gentiletti (Senso Civico) e Luca Simonetti (M5s), sulla indizione della gara per l’affidamento del servizio di manutenzione degli spazi verdi della città. Precisamente, nell’atto illustrato da Tiziana De Angelis, si chiede per quale motivo l’avviso di gara tardi ad arrivare e per quale ragione il Comune paghi conti salatissimi ad Afor con affidamenti diretti e cifre sproporzionate, come si evince dalla comparazione, riportata nell’atto a titolo esemplificativo, della base d’asta dell’ultimo bando con la gara annullata in autotutela dal Comune di Terni durante il periodo di commissariamento per vizio formale.

Dal confronto tra i lavori effettuati e i prezzi praticati da Afor con i prezzi previsti dalla gara d’appalto per l’affidamento del servizio di manutenzione dl Verde Pubblico del Comune di Terni per gli anni 2018-2019, emerge che gli stessi lavori – con i prezzi della gara poi annullata in autotutela sarebbero costati 41.835,36 euro Iva compresa, contro gli 80.737,20 euro riconosciuti ad Afor. Quindi, con il solo riferimento ai avori di manutenzione del verde pubblico svolti nel periodo aprile-maggio 2018, sono 38.901,84 euro gli oneri in più a carico del Comune pari al 48% di maggiori costi.

L’assessore all’Ambiente Benedetta Salvati ha risposto che “l’accordo con Afor risale al 2016, non è opera di questa amministrazione la delega per cinque anni per la gestione del verde cittadino. L’Afor consente di seguire bene il verde pubblico, anche se i prezzi del servizio sono alti in quanto si tratta di una agenzia pubblica, con costi diversi da quelli del mercato privato. Quest’anno abbiamo attivato un bando pubblico per il taglio dell’erba in particolare in periferia dato che il centro cittadino per quest’anno può contare sull’utilizzo dei canoni idrici.

L’orientamento dell’Amministrazione Comunale prevede per il 2019 il proseguimento del servizio con Afor, per il prossimo anno per il verde pubblico le somme a disposizione saranno molto limitate in quanto i canoni idrici non saranno a disposizione per questo servizio si procederà dunque a una gara pubblica per la manutenzione del verde”. Il consigliere comunale del Pd Tiziana De Angelis si è detta non soddisfatta della risposta dell’assessore: “Purtroppo non abbiamo avuto delucidazioni sui punti cruciali dell’interrogazione, sul perché si vada avanti con Afor mentre gli operatori del settore aspettano il nuovo avviso di gare e quali siano le motivazione per cui tale avviso tarda ad arrivare. L’aspetto economico è davvero penalizzante da febbraio a dicembre del 2018 il comune ha erogato all’Afor è di 800 mila euro con affidamenti diretti e cifre sproporzionate”.
Foto: TerniLife ©
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