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Cna: “Sisma bonus, usare i fondi per adeguare i condomini”

«Usare i consistenti incentivi messi in campo dal “sisma bonus per il miglioramento sismico dei condomini e, più in generale, tutti gli altri strumenti che favoriscono il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, cumulabili tra loro. Si tratta di un’opportunità enorme per la riqualificazione complessiva del patrimonio immobiliare esistente, che ne ha tanto bisogno».

Pasquale Trottolini, responsabile regionale di Cna Costruzioni, a margine di un seminario sul tema organizzato dall’associazione questo pomeriggio (04/07/2018, ndr) all’hotel Garden di Terni, non ha dubbi.

«Grazie alle misure già in vigore da qualche anno per riqualificare gli edifici dal punto di vista energetico, la vera novità introdotta nel 2017 è quella del sisma bonus, in particolare per quanto riguarda l’adeguamento sismico dei condomini. D’altronde in Italia oltre un milione di condomini è stato edificato prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche e, in più, spesso presenta caratteristiche fortemente energivore. Approfittare di queste possibilità non solo permetterebbe di aumentare la sicurezza e il valore delle abitazioni, ma contribuirebbe ad attivare un forte ritorno economico. Basti pensare – ha proseguito Trottolini – che il sistema degli incentivi (ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus) ha svolto negli ultimi 20 anni un ruolo molto importante, con oltre 16 milioni di interventi da parte del 60% delle famiglie italiane, e ha attivato più 260milioni di euro di investimenti, trenta dei quali nel solo 2017. Va anche detto che proprio gli interventi di riqualificazione degli edifici hanno impedito il tracollo definitivo del settore delle costruzioni, sicuramente il più penalizzato dalla crisi economica degli ultimi anni e oggetto di una profonda trasformazione in cui la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli edifici sono già da tempo protagonisti positivi, rappresentando oltre il 75% del mercato, a fronte di un crollo degli appalti, degli investimenti pubblici e dell’edilizia residenziale privata di nuova costruzione, caratterizzata da una caduta verticale dei permessi a costruire».

Per Cna, però, vanno introdotti dei correttivi sostanziosi su alcuni aspetti tecnici di questi incentivi.

«Secondo noi – ha aggiunto Trottolini – il meccanismo della cessione del credito, introdotto per ecobonus e sismabonus dei condomini già dal 2017 ma ad oggi ancora poco utilizzato rispetto alle sue forti potenzialità, dovrebbe poter essere esteso anche a banche e intermediari finanziari, oltre che a fornitori e imprese esecutrici dei lavori: ciò produrrebbe un effetto moltiplicatore importante sulla domanda interna e quindi sugli investimenti, con ovvi benefici per tutta l’economia e per il settore costruzioni».

Al centro dell’incontro odierno anche il cosiddetto conto termico, ad oggi purtroppo poco utilizzato nonostante le risorse stanziate siano molte e l’entità dell’incentivo molto interessante.

«Proprio per favorire la diffusione di queste possibilità – ha concluso Pasquale Trottolini – Cna porta avanti da tempo una campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi della riqualificazione, anche per preparare le imprese a rispondere alle esigenze di un mercato in continua trasformazione”.

Foto: CNA ©

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