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A Villa Umbra l’esperto Attivissimo parla di fake news e motori di ricerca

I dati digitali sono sempre più rilevanti per lo svolgimento delle funzioni amministrative pubbliche, dall’anagrafica all’urbanistica, dalla gestione territoriale alla sicurezza. Al fine di promuovere le competenze digitali nella Pubblica Amministrazione, la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, diretta da Alberto Naticchioni, ha organizzato oggi a Villa Umbra il corso “Uso avanzato dei motori di ricerca”.

Sostenere la transizione dall’amministrazione analogica all’amministrazione digitale, nel rispetto della legge regionale numero 9 del 2014 finalizzata alla promozione dell’innovazione tecnologica, delle competenze digitali, della società dell’informazione e della conoscenza, è uno degli asset formativi in cui la Scuola è impegnata da oltre cinque anni.

Relatore della giornata formativa: Paolo Attivissimo, scrittore e giornalista informatico, conferenziere e coordinatore del Servizio Antibufala.info, che attraverso esempi tratti da casi reali d’indagine, ha approfondito l’uso avanzato dei motori di ricerca, il recupero di documenti rimossi, modificati, nascosti e le ricerche nei social network.

“Esistono numerosi motori di ricerca – ha spiegato Attivissimo – che rappresentano grandi sistemi informatici in grado di esplorare metodicamente e automaticamente tutte le parti accessibili di Internet e ne catalogano ed archiviano il contenuto. Esistono motori di ricerca specialistici per informazioni tecniche, finanziarie, geologiche, urbanistiche. Molto spesso non ci si rende conto che l’informazione che una Amministrazione Pubblica dovrebbe tenere riservata è invece online ed accessibile attraverso i motori di ricerca.

C’è, poi – ha aggiunto Attivissimo – un’enorme parte di Internet che sfugge completamente ai motori di ricerca. Qualunque contenuto che sfugga all’esplorazione compiuta da un motore di ricerca è definito Web sommerso o deep Web. È deep Web qualunque contenuto di un sito della Pubblica Amministrazione accessibile solo dopo aver immesso un riferimento in una casella, per esempio il nome dell’azienda nei registri del commercio, il numero di brevetto o il nome dell’inventore nell’archivio dell’Ufficio Brevetti Europeo.

Anche il catalogo di una biblioteca è deep Web. Si tratta di un universo articolato ed affascinante. E’ importante che la Pubblica Amministrazione acquisisca competenze per gestire sempre più correttamente i propri dati, comprendere cosa è visibile online e cosa può cercare attraverso un uso avanzato dei motori di ricerca”.

Il corso ha registrato la partecipazione di dirigenti e funzionari degli Enti locali, delle aziende sanitarie, delle società partecipate, degli istituti scolastici e delle forze dell’ordine.

Foto: Aun ©

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