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Inaugurato l’impianto biometano di Foligno

È stato inaugurato oggi Foligno Biometano, il progetto innovativo promosso da “Auri” e “Vus” che integra l’attuale impianto di Casone. Il nuovo impianto – è stato evidenziato nel corso dell’inaugurazione a cui hanno partecipato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il  presidente di Valle Umbra Servizi Maurizio Salari ed il presidente di Asja Ambiente Italia  Agostino Re Rebaudengo, presente l’assessore regionale all’Ambiente Fernanda Cecchini – permette una migliore gestione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FOU), garantendo vantaggi ambientali e risparmi economici per il territorio. L’impianto, realizzato da Asja Ambiente Italia, è deputato alla produzione di biometano e compost di qualità.  

 “La giornata di oggi – ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini –  è molto importante perché va nella direzione del rafforzamento di quegli impianti compatibili con l’ambiente e di una economia circolare che ci permetteranno di superare sempre di più e definitivamente le discariche nella nostra regione. Si tratta di un impianto di grande qualità e tecnologia, fortemente innovativo che, ora al servizio soprattutto di questo sub ambito territoriale di competenza della gestione della VUS, folignate – spoletino, permetterà di gestire una quantità notevole di rifiuti umidi da cui esce compost e biometano, biogas”.

“Ciò – ha evidenziato la presidente – dà un contributo energetico fondamentale e di qualità ambientale anche sui temi dei trasporti. È un impianto – ha proseguito – che si realizza soprattutto con investimenti di risorse private, e per questo ringrazio Asja Ambiente che è la società che ha investito nella realizzazione dell’impianto, con una partecipazione anche pubblica, della Regione, per tre milioni di euro. Questa operazione – ha concluso Marini –  fa fare un salto di qualità all’impiantistica regionale.  Altre buone pratiche di questo tipo in altre parti della regione permetteranno all’Umbria di andare sempre di più su impianti moderni e sull’autosufficienza nella gestione del ciclo dei rifiuti”.

“Siamo molto soddisfatti – ha detto il presidente di Valle Umbra Servizi Maurizio Salari – di dare avvio a questo impianto che ci consentirà di chiudere il cerchio della raccolta dell’organico in maniera certamente efficace e ridurre l’impatto ambientale, in particolare le emissioni odorigene dell’attuale struttura che verranno totalmente eliminate. Questo impianto – ha aggiunto – è un esempio eccellente di come la partnership tra soggetti pubblici e privati possa proficuamente realizzare importanti risultati”.

“La nostra azienda – ha aggiunto -, interamente pubblica e al servizio dei cittadini, unitamente alle tecnologie innovative e alle competenze di un’azienda che si confronta sul mercato internazionale, avrà  effetti fortemente positivi su questo territorio, sia in termini di tutela ambientale che di contenimento dei costi. Il nuovo impianto – ha concluso Salari – consente di raggiungere l’autosufficienza e di gestire il ciclo dei rifiuti in autonomia, evitando di inviare altrove i rifiuti non trattati, con evidenti risparmi per la collettività”.

“La produzione di biometano a partire dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani è la naturale evoluzione della valorizzazione energetica del biogas da discarica, settore nel quale Asja ha competenze consolidate frutto di un’esperienza di oltre vent’anni – ha evidenziato il presidente di Asja Ambiente Italia Agostino Re.  Trasformare il rifiuto in risorsa – ha aggiunto Rebaudengo – è il principio sul quale Asja è stata fondata e che ancora oggi motiva la nostra crescita nell’economia circolare. È con grande orgoglio che oggi inauguriamo questo impianto, che gestiremo con entusiasmo nell’interesse di tutti”.

Il sistema impiantistico si compone di due sezioni: una per la produzione di compost di qualità, che già dalla prossima settimana inizierà a ricevere i rifiuti umidi e la frazione verde (sfalci e potature) raccolti nei comuni gestiti, e una sezione per la produzione di biometano, che sarà completata e attivata entro fine anno. Le due sezioni sono distinte ma progettate per operare sia in modo autonomo dal punto di vista funzionale, sia in modo integrato. Il risultato è un sistema completo di trattamento e gestione del rifiuto. L’impianto è provvisto di un digestore completamente sigillato entro il quale i rifiuti organici vengono trasformati in biogas attraverso un processo che avviene in totale assenza di ossigeno e, quindi, di odori. Va comunque evidenziato che l’impianto è dotato di un sistema di captazione e trattamento delle emissioni odorigene e di un programma di controllo e monitoraggio costante del processo.

Una volta a pieno regime l’impianto tratterà 53 mila 500 tonnellate di rifiuti organici e sfalci di verde pubblico all’anno e produrrà 15 mila tonnellate di compost di qualità e 4 milioni di metri cubi di biometano, con un risparmio di 3 mila 280 tonnellate di petrolio. Grazie al biodigestore 2 mila 857 famiglie e 573 auto  potranno essere rifornite con il  biometano,  di alta qualità ed efficienza, adatto ad essere immesso sia nella rete di distribuzione, sia destinato al settore dei trasporti.

La produzione di biometano consentirà inoltre di evitare la dispersione in atmosfera di gas metano che ha un effetto serra 28 volte maggiore di quello della CO2 anidride carbonica.

Asja dal 1995 progetta, costruisce e gestisce impianti tecnologicamente avanzati per la produzione di energia da fonti rinnovabili: biogas, biometano, eolico, fotovoltaico. Con oltre 160 MW di potenza installata in Italia e all’estero, Asja riduce le emissioni dei gas ad effetto serra responsabili dei cambiamenti climatici e fornisce ogni anno 500 GWh di energia verde. L’impianto di Casone di Foligno va ad aggiungersi a quelli già operativi di Legnano (Mi), Pianezza (To) – Pianbio e Anzio (Rm) AnzioBiowaste.

Foto: AUN ©

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