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Cellule staminali, a Terni il primo trapianto su paziente affetto da sclerosi multipla

Lo scorso 17 gennaio, presso il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Santa Maria di Terni, è stato sottoposto a trapianto con cellule staminali cerebrali umane il primo paziente affetto da Sclerosi multipla secondaria progressiva. Si tratta di uno studio clinico di fase 1 ideato e coordinato dal professor Angelo Vescovi, direttore scientifico dell’ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo (provincia Foggia), in cui il paziente, reclutato dall’equipe dello stesso ospedale, diretta dal dottor Maurizio Leone, ha ricevuto l’iniezione di cellule staminali nei ventricoli cerebrali laterali, cavità del sistema nervoso centrale contenenti il liquido cerebrale, una strategia che ne favorisce la diffusione in tutto il sistema nervoso.

Il trapianto è avvenuto al termine di un periodo di osservazione di tre mesi, necessario a dare il via libera al trattamento, eseguito  dal dottor Sandro Carletti responsabile del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Terni. Il trattamento è avvenuto senza alcuna complicazione, in regime di sedazione profonda. Al termine dell’operazione il paziente è stato tenuto sotto stretta osservazione per 48 ore prima di essere dimesso. Seguirà un periodo di monitoraggio che prevede controlli mensili nel primo anno e semestrali nei successivi 5 anni dall’intervento. Queste analisi serviranno ad attestare la sicurezza e tollerabilità del trattamento cellulare, scopo primario della sperimentazione di fase 1.

“Siamo lieti ma anche orgogliosi di aver fatto un altro passo in avanti nel tentativo di sconfiggere patologie neurologiche devastanti  per le quali attualmente non esiste una terapia efficace – dichiara il Prof. Angelo Vescovi, fondatore dell’associazione senza scopo di lucro Revert Onlus e promotore del trial. Consci di essere all’inizio di un cammino  complesso, avanziamo con cautela, garantendo prima di tutto la sicurezza dei pazienti che si affidano con coraggio a terapie pionieristiche, seppur sostenute da solidi dati preclinici. Per quanto si tratti di una sperimentazione di fase I, abbiamo costruito il disegno sperimentale in modo da avere qualche probabilità di potere evincere eventuali effetti neurologici. Questo potrà allungare i tempi del trial ma siamo convinti che ne valga la pena. Ricordiamo che la sperimentazione, gratuita per i pazienti che vi prenderanno parte, vede il coinvolgimento di centri di d’eccellenza quali, in Italia, l’Irccs Casa sollievo della sofferenza, centro coordinatore dello studio, l’ospedale Santa Maria di Terni, e in Svizzera l’ospedale civico di Lugano. Le spese per la sperimentazione sono sostenute in pieno dall’Irccs Casa sollievo della sofferenza con il supporto dalla Fondazione cellule staminali e dell’associazione Revert Onlus. Un ringraziamento è d’obbligo per tutta l’equipe di clinici e ricercatori che hanno contribuito a far diventare questo studio una realtà ed  ai tanti pazienti che ci hanno dato fiducia: abbiamo ricevuto moltissime candidature e i nostri neurologi stanno attentamente vagliando la documentazione raccolta per reclutare altri pazienti idonei allo studio”.

Foto: dal web ©

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