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Umbro Futsal Awards, parla il diesse Basile

Oggi è stato il giorno dell’ufficialità delle classifiche degli Umbro Futsal Awards che vede votare 211 specialisti e persone del settore di tutti i tipi, l’importanza e la serietà dell’unico trofeo calcettistico femminile è fondamentale e fuori da ogni dubbio. Il Direttore e top manager del futsal femminile Damiano Basile, per esperienza e conoscenza internazionale è sicuramente tra coloro che possono rilasciare delle dichiarazioni con grande competenza e capire meglio la classifcia finale.

Si parte con l’analisi sulla graduatoria dei portieri, dove per i colori rosoverdi era in lizza Marika Mascia: “Per ciò che concerne i portieri è chiaro che il blasone e l’influenza dell’Atletico Madrid Futsi è da sempre grande e importante a livello internazionale, non solo la nazionale iberica vince e convince in Europa e indubbiamente il Quattro Nazioni giocato un mese fa o poco più, ha pesato come un macigno sulla vittoria di Estela Rodero. Personalmente avrei fatto scalare sul podio sia Mascia sia Giga Parana, per Marika troppo poco il nono posto dopo l’annata scorsa e soprattutto il Quattro Nazioni disputato dove ha tenuto a galla l’Italia da sola. Per Giga invece, lo dico sinceramente, non capisco la posizione così bassa. Un portiere che vince con la propria nazionale (il Brasile) la Coppa America subendo pochissimi gol e disputa una Libertadores fantastica con lo Chapeco non so cosa possa dimostrare di più in una stagione. Pesa anche qui il vento spagnolo? Certo non è un segreto che ci sia molta rivalità a livello di nazionali. Ana Caterina ha fatto indubbiamente bene al Benfica, anzi benissimo, ho seguito la stagione della squadra lusitana che è tornata agli splendori di qualche anno fa e oltre ad avere almeno un paio di giocatrici su scala mondiale, ha avuto anche l’apporto del proprio portiere che non solo tecnicamente ha fatto una stagione da leccarsi i baffi, ma è stata veramente anima e cuore delle biancorosse.”

Per le giocatrici invece il nome caldo era ovviamente Renata, la giocatrice è arrivata quarta tra le delusione del popolo rossoverde, come mai?  “Per capire bisogna analizzare i nomi  delle prime tre premiate: primo posto ad Amandinha, ho seguito al di là della Coppa America (vale il discorso di Giga Parana sopra) anche gli JASC (sorta di Giochi della Gioventù dello Stato di Santa Caterina n.d.a.) dove Amandinha ha trascinato Lages (squadra della città di Lages, organizzatrice dell’evento e vincitrice per il c5 femminile n.d.a.) alla vittoria finale in modo facile e spettacolare, tanti gol (uno incredibile in finale) ed esultanze clamorose con tanto di maglia tolta e agitata a mo di bandiera, tutto di fronte a diecimila spettatori, strizzare l’occhio allo spettacolo fa sempre il proprio effetto. Il dubbio rimane solo uno, quando in Europa? Se vale il discorso di Pelé all’epoca delle diatribe con Maradona, ci si potrebbe domandare la stessa cosa. Basta una Coppa America e gli JASC per dire che quest’anno è ancora la migliore al mondo? Che sia in una forma spettacolare questo è indubbio. Secondo posto per Amelia, nulla da dire anzi, il vento spagnolo forse non ha spirato troppo forte perché la stagione la maturità raggiunto di Amelia è al culmine e forse un pensierino per la vittoria finale doveva esserci, troppi i punti che la dividono. Racconto questo aneddoto solo per far capire la grandezza della spagnola, nel 2013 chiesi a un ex capitano della squadra chi volesse accanto a se per l’anno successivo tra tutte le top al mondo. Mi rispose semplicemente: la più forte di tutte, Amelia Romero. Podio per Vanessa tutto sommato ci sta, più sfortunata che altro la brasiliana soprattutto nella sua avventura italiana dove l’ex squadra di appartenenza non le ha permesso di alzare un trofeo. Quarta Renata, che dire, manca la nazionale. Quale nazionale? Non lo so. Sicuramente un fenomeno come lei non può essere penalizzata a livello internazionale da una federazione che dorme ed è vittima in continuazione, tra maschile e femminile, di discorsi extracampo più da repubblica delle banane che da seleção verde oro. In sostanza un evento sempre affascinante e proposto molto bene, soprattutto alla luce del fatto che i mezzi sono quelli che sono, causa gli scarsi investimenti fatti sulla disciplina e sul femminile. Grazie quindi a futsalplanet.com che ci permette per lo meno di godere di un qualcosa che sarebbe logico e naturale, come nel grande calcio, ma che invece nel futsal poi così tanto non lo è.”

Foto: PAGLIARICCI ©

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