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Regione umbria, nuova campagna contro la violenza sulle donne: senza volti tumefatti

Il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria cambia la sua veste grafica nella comunicazione e rinnova il logo istituzionale, con la scelta di rendere inscindibili, al suo interno, quelli dei propri servizi “Telefono Donna” e “Biblioteca delle Donne ‘Laura Cipollone’”.

La semplicità e la immediata riconoscibilità, sottolineano dal Centro Pari Opportunità, diventano i punti di forza della nuova campagna di comunicazione, caratterizzata da una linea grafica moderna costituita da segni geometrici basici, colori forti, “lettering” maiuscoli.

Il nuovo logo “vuole tenere insieme i concetti di uguaglianza e differenza: riporta, infatti, sullo sfondo, il segno classico dell’“uguale” ma, rispetto ad esso, disloca le lettere e, in particolare, pone fuori dal segno la parola “opportunità”, ad indicare, come fondanti, i valori della differenza, dell’autodeterminazione, dell’essere misura di se stesse. La parola “pari”, in questo senso, non è omologazione, bensì un piano di diritti e doveri condivisi dove possano esprimersi differenze e superarsi stereotipi”.

Insieme al rinnovo della propria veste grafica, il Centro regionale Pari Opportunità presenta la nuova campagna di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e di promozione del servizio Telefono Donna e del suo Numero Verde 800.86.11.26 (attivo 24 ore su 24).

La campagna sceglie di “non mostrare, come abitualmente avviene, volti tumefatti o, in generale, i segni fisici della violenza maschile sul corpo delle donne. Oltre a questi, infatti, la violenza di genere lascia ferite invisibili ma ugualmente devastanti: colpisce la differenza e la libertà femminile, mira a deprivare le donne della loro progettualità, del loro futuro, della loro forza, della loro capacità di cambiamento di sé e del mondo”.

“Piuttosto la nuova comunicazione del Telefono Donna – spiegano dal Centro – ha preferito affidarsi a tre volti di donne, differenti per età e provenienza, a testimonianza che la violenza colpisce trasversalmente appartenenze sociali, religiose o nazionali, nella loro fierezza, nella loro forza espressiva, nella loro capacità di guardare al futuro, di ‘riscoprire’ ciò che meritano e già appartiene loro, ma di cui la violenza vorrebbe privarle: il futuro, la gioia, il rispetto di sé”.

Negli occhi di queste donne “c’è, oggi più che mai, la consapevolezza di non essere sole e la fiducia di poter chiedere aiuto ai servizi specialistici che oggi costituiscono il sistema regionale antiviolenza, di cui il Telefono Donna e il suo Numero Verde 800.86.11.26 rappresentano uno snodo fondamentale”.

 

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