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CONSIGLIO REGIONALE, LIBERATI (M5S) CHIEDE L’INTERVENTO DELL’ ARPA A FABRO:

Al question time del Consiglio regionale odierno, il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati ha presentato una interrogazione sull’illecito interramento dei rifiuti in Umbria: “La Giunta regionale chiarisca se ci sono notizie in merito all’illecito interramento in Umbria di rifiuti contenenti elementi radioattivi, comunicando inoltre quale sia l’ammontare di questo materiale generato annualmente nella nostra regione, indicando infine se non ritenga necessario e opportuno introdurre sistemi di radio-controllo all’ingresso delle discariche, evitando così che, pur non ammessi, rifiuti del genere possano essere comunque introdotti, aggirando le normative, con rischi anzitutto per gli operatori e per le stesse nostre comunità”.
Risponde l’assessore Fernanda Cecchini sottolineando che “a noi non risultano materiali né interrati oggi né precedentemente. Dalle segnalazioni dei gestori degli impianti di smaltimento e da enti preposti alla vigilanza ambientale non risultano episodi pregressi di smaltimento di materiale radioattivo nelle discariche regionali. Ad eccezione dell’impianto di servizio per Acciai speciali a Terni, in Umbria non sono autorizzati impianti destinati allo smaltimento di rifiuti pericolosi: quelli provenienti dalle strutture sanitarie vengono smaltiti in appositi impianti
fuori regione. Per quanto alla radioattività ambientale, esiste una rete regionale di monitoraggio che fa capo all’Agenzia regionale per l’ambiente. Infine, il piano di attività  dell’Arpa per il 2014 e 2015 prevede l’incremento delle attività di sopralluogo su attività produttive che si occupano di commercializzazione di materiali ferrosi a rischio contaminazione”.
Replica il consigliere Liberati ricordando che “alla fine degli anni Duemila alcuni cittadini di Fabro hanno effettuato delle analisi sulle ceneri depositate ventitré anni prima in una zona artigianale commerciale realizzata sopra sette metri di ceneri. Un campione delle ceneri è stata ad un centro analisi di Vienna, che le ha trovate radioattive. Si tratta di 1,5 milioni di tonnellate di ceneri, su cui esigiamo che Arpa effettui i necessari monitoraggi. Ci sono diversi parametri sopra la soglia di radioattività. Dovete assolutamente intervenire. Credo che sia giunto il
momento, dopo venticinque anni, di un intervento serio da parte di tutte le autorità. Ci auguriamo che episodi analoghi non siano già accaduti altrove, forse nella zona di Tavernelle”. 

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