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TERNIFESTIVAL 2015 : DAL 18 AL 27 SETTEMBRE AL CENTRO OPIFICIO CAOS

E’ stato presentato questa mattina a Perugia l’edizione 2015 di Ternifestival, il festival della creazione internazionale contemporanea. Si svolgerà dal 18 al 27 settembre al Centro opificio Caos e quest’anno compie 10 anni. Festeggia questo giro di boa con nuove sfide: anzi che compiacersi con torta e candeline si conferma come “a safe place for unsafe ideas” un approdo sicuro per nuovi interrogativi. “Questa edizione speciale – spiegano gli organizzatori – raccoglie e stimola nuove riflessioni sui cambiamenti che abbiamo registrato in questi dieci anni, ampliando lo sguardo dall’universo festival a uno scenario più vasto abbracciando nuove tendenze estetiche e processi di produzione, nuove chiavi di lettura di un decennio che ha rivoluzionato le definizioni di creazione, comunità, condivisione. Ternifestival nasce in profonda connessione con il suo territorio e la sua comunità come occasione di sviluppo territoriale e allo stesso tempo si è configurato negli anni come punto di riferimento per gli artisti italiani e internazionali, una convergenza speciale, 11 giorni a metà settembre, in cui artisti affermati e nuove generazioni potessero incontrarsi in un tempo condiviso, dando vita a nuove connessioni capaci di nutrire la propria creatività, ridurre il senso di isolamento e garantire una visibilità protetta che non sconfinasse nella semplice esposizione del sistema mercato. L’edizione 2015 propone 5 percorsi che si intrecciano come costellazioni di senso, nuove drammaturgie: frammenti, storie e ricomposizioni impossibili con gli spagnoli El conde de Torrefiel e l’anglo-svizzero Phil Hayes in scena con Maria Jerez e Thomas Kaserbach. Accanto a loro in questo percorso nella scrittura contemporanea due produzioni italiane: la rivoluzione di Be Normal! del Teatro Sotterraneo e il paradosso contemporaneo di Thyssen, con la regia di Marco Plini di e con Carolina Balucani, che rilegge l’attualità con le parole del futuro. Spazio urbano, città utopiche e nuove comunità: Olivier Grossetête, per la prima volta in Italia, realizza un monumento temporaneo pensato per il nostro spazio urbano: 15 metri di altezza per una tonnellata di cartone, un monumento alla condivisione e alla partecipazione eretto dagli stessi cittadini che prenderanno parte al processo di costruzione e contribuiranno ad una creazione collettiva. E poi “L’uomo che cammina” del trio Delogu/Sirna/Gautier, ArtinReti e Via Industriae, con “Il Gioco del Loco”. Terzo percorso, gender e identità in trasformazione dove s’incontrano lo “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni e l’anteprima della trilogia sulla transessualità di Livia Ferracchiati, giovanissima autrice e regista tuderte. Quarto percorso: un’Europa fluida tra confini e conflitti: l’anima politica del festival si dipana tra l’installazione di Robert Montgomery e il collettivo Ligna che ci catapulterà nel 1915 con “Il grande rifiuto”. Inoltre, Arkadi Zaides approfondisce la sua riflessione sul conflitto israelo-palestinese mentre Markus Ohrn esplora la cultura occidentale applicando un doppio sguardo straniante nella visione del film “Persona”. Ultimo percorso, attraversamenti, apparizioni e scoperte dove ci saranno le visioni dei Menoventi, i corpi eterei di Silvia Costa e i percorsi itineranti realizzati da altre tre compagnie: Nanou, Christian Bakalov e Trickster-p. Torna in Umbria, dopo anni di assenza, Romeo Castellucci, con la rimessa in scena di uno dei suoi storici capolavori, il “Giulio Cesare”, del 1997. Accanto al programma di festival si dipanano due progetti di residenza commissionati ai migranti bloccati a Ventimiglia nei primi giorni di luglio 2015: We are not going back, we need to pass. E novità di questa decima edizione è inoltre che il Teatro Stabile dell’Umbria diviene titolare del Ternifestival, le due realtà, fra cui è da sempre viva una collaborazione, oggi divengono un’unica entità permettendo di integrare e arricchire ancor meglio le due anime del teatro umbro quella più consolidata e quella più giovane e sperimentale. Oggi Terni, anche grazie al festival è stata inserita nella shortlist delle 10 candidate a Capitale italiana della cultura 2016/2017”. Foto: Terni Festival ©

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