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CECCONI (FDI) INTERVIENE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2015

Sul bilancio di previsione 2015 interviene l’opposizione con Cecconi (Fdl) che, in una nota, definisce “bilancio virtuale”.

“Il capogruppo del Pd Cavicchioli – scrive in una propria nota Marco Cecconi (FdI) riferendosi ad un precedente comunicato – tenta una difesa d’ufficio del bilancio di previsione 2015 del Comune di Terni con argomenti improbabili”. 
“L’unico dato certo – continua Cecconi – è che il bilancio comunale 2015 si chiude in pareggio in modo del tutto virtuale, solo grazie ad entrate scritte sulla carta. E cioè dandoci a bere che, di qui alla fine dell’anno, incasseremo 4-5 milioni di euro dalla Telecom per un recupero di evasione-Tosap, che deriverebbe da una sentenza tutta da ponderare nei suoi concreti effetti. Dandoci a bere che, nello stesso periodo, incasseremo all’incirca 9 milioni di euro dalla vendita di beni pubblici, tra cui l’ex foresteria della ‘Terni’: foresteria che però la Fondazione Carit, l’acquirente potenziale numero uno, è disposta a pagare sì e no un terzo della posta messa in entrata da Palazzo Spada.  Dandoci a bere che, di qui a dicembre, incasseremo cifre più o meno a casaccio grazie alle multe o alle concessioni edilizie”.
“Fondato su questi piedi d’argilla, l’annuncio del mancato aumento delle imposte comunali somiglia perciò quasi ad una beffa: perché, prima o poi, i nodi di cui sopra verranno tutti al pettine. E allora sarà molto peggio”.
“Di fronte a tutto ciò, l’avvocato Cavicchioli commenta questo bilancio 2015 parlando d’altro, ovvero di cose che con il bilancio in sé e per sé non c’entrano proprio un bel niente. Il capogruppo del PD si compiace innanzitutto della prova di coesione della maggioranza, che ha consentito l’approvazione (niente affatto scontata) di questo bilancio-fantasma.  Peccato che, per evitare che proprio quella maggioranza andasse in frantumi, il sindaco ha dovuto ritirare dall’ordine del giorno il punto precedente a quello sul bilancio, relativo alla privatizzazione delle farmacie comunali”.
“Cavicchioli tesse poi le lodi di “atti di accompagnamento al bilancio” che “fissano le priorità dell’azione amministrativa dei prossimi mesi”. A parte che un bilancio non si compone di “atti di accompagnamento”, quali sarebbero queste priorità, ad un anno dall’insediamento dell’attuale giunta municipale, incapace sino a questo momento di dare attuazione anche solo ad un decimo delle linee di governo fissate per l’intera consiliatura?”.
“Consisterebbero – scrive ancora Cecconi – nientedimeno che in un confronto con la Regione: che sta sempre lì, da secoli e secoli, governata sempre dagli stessi, tutti amici di lunghissima data tanto di Di Girolamo che di Cavicchioli. Ma si vede che si parlano poco, perché è solo da  settembre prossimo che, finalmente, con la Regione ci confronteremo sull’area di crisi complessa. Anche se ancora nessuno ha risposto ad una nostra interrogazione, con la quale, mesi fa, chiedevamo se fosse stata mai mandata al governo una qualche istanza in tal senso, da parte delle Istituzioni del territorio”. 
“Con la Regione ci confronteremo anche sul futuro dell’università a Terni: futuro che forse era grande, ma ormai – lo sanno tutti – definitivamente alle nostre spalle. Ci confronteremo sugli “asset della cultura” e “sull’ambiente”: ed è meglio non fare commenti.
Altra priorità, il confronto con la Fondazione Carit: dalla quale pretenderemo di sapere, tanto per cominciare, quali impegni intende assumersi (leggiamo) per il Teatro Verdi. Peccato che, sul destino del Verdi, a tutt’oggi è il Comune – e solo il Comune – a vagare scandalosamente nel buio”. 
“E alla Fondazione poi – continua Cavicchioli – in pratica cercheremo anche di spillare un po’ di soldi per il Briccialdi: quando di soldi il Comune, da parte del Briccialdi, se ne è fatti spillare una montagna (milioni di euro). E tutti, per anni, a Palazzo Spada, facevano finta di non accorgersene, almeno fino a quando (era il settembre del 2014) gliel’ha dovuto dire, con un’interrogazione, addirittura il sottoscritto”.
“E infine – conclude Cecconi, citando ancora Cavicchioli – con la ripresa autunnale – sempre grazie agli “atti di accompagnamento al bilancio” approvati dalla maggioranza qualche giorno fa – la giunta si occuperà di riorganizzare la macchina comunale: macchina che peraltro era stata riorganizzata da poco, nello scorso mandato, con risultati che lo stesso Di Girolamo ha dovuto definire fallimentari. Mentre, nel mandato attuale, il rilancio è stato così brillante, che l’assemblea dei dipendenti di Palazzo Spada ha appena chiesto, coralmente, le dimissioni dell’assessore al personale”.
“Dulcis in fundo, da settembre l’Amministrazione metterà anche mano – promette ancora il capogruppo PD, forte dell’ennesimo atto di accompagnamento –  all’attuazione degli indirizzi approvati a marzo, in materia di società partecipate. E qui Cavicchioli forse dimentica che, in base al cronoprogramma varato dal consiglio comunale quattro mesi fa, i piani strategici di queste partecipate avrebbero dovuto essere portati all’attenzione del consiglio entro maggio. E invece non se ne è vista neanche l’ombra. E finge anche di non sapere, Cavicchioli, che – in vista del bilancio comunale 2015 – le uniche partecipate che avevano approvato i propri consuntivi per il 2014, come hanno stigmatizzato anche i Revisori, sono state quelle che fanno registrare un po’ di attivo: mentre, dei consuntivi di tutte le altre (ad otto mesi dalla chiusura dell’esercizio), ancora non se ne parla”.

“Che cosa c’entra tutto ciò con il bilancio comunale in sé e per sé? Assolutamente niente. Che cosa certifica tutto questo accompagnamento? Solo l’invalidità di questa Amministrazione. A Cavicchioli auguriamo di poter difendere in futuro cause meno perse in partenza. Ai ternani, di saper trovare il coraggio di liberarsi di tanta mistificazione. A tutti, buon ferragosto: con il Teatro Verdi irrimediabilmente chiuso; i dipendenti comunali in subbuglio; asili nido e scuole per l’infanzia a ranghi ridotti ma con rette alle stelle; un delitto al giorno; una crisi che è sempre più complessa ma niente affatto governata; l’ambiente sempre più avvelenato; il polo universitario ormai distrutto; gli asset della cultura rigorosamente decisi nelle segrete stanze e quindi, prima o poi, anch’essi distrutti salvo arricchirsene qualcuno. E un bilancio comunale – per tornare al punto – scritto sul nulla anzi peggio”. Foto: TerniLife ©

 

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